Napoli e Diritto Sportivo: chiariamoci

Napoli e Diritto Sportivo: chiariamoci

Per capire cosa sta succedendo all’interno della Società Sportiva Calcio Napoli bisogna innanzitutto ricostruire i fatti partendo dalla sconfitta subita dal Napoli, il 2 novembre, durante il match contro la Roma che ha visto i giallorossi imporsi sugli azzurri per 2 a 1 allo Stadio Olimpico di Roma.

Il ritiro

A seguito di questa sconfitta il presidente, Aurelio De Laurentiis, ha imposto un ritiro alla squadra in vista dell’importante sfida di Champions League contro il Salisburgo programmata per il martedì successivo. Con molti malumori, i giorni seguenti, sono circolate delle voci su una possibile spaccatura all’interno dello spogliatoio manifestatasi concretamente subito dopo il pareggio interno con il Salisburgo per 1 a 1.

Lo scontro

Sembrerebbe, da fonti accreditate, che ci sia stato uno scontro verbale molto acceso tra il figlio del presidente, Edoardo De Laurentiis, ed un giocatore spagnolo che non avrebbe apprezzato le critiche rivolte dal figlio del presidente nei confronti della squadra. A quel punto, dopo un breve confronto tra i giocatori, il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, avrebbe comunicato al figlio Edoardo che non si sarebbero presentati la sera stessa in albergo rifiutando ufficialmente di proseguire il ritiro. Così, il Napoli, all’indomani della discussione e del rifiuto dei giocatori, ha fornito un comunicato stampa in cui diceva che si sarebbe mosso legalmente.

Il comunicato

“La Società comunica che, con riferimento ai comportamenti posti in essere dai calciatori della propria prima squadra nella serata di ieri, martedì 5 novembre 2019, procederà a tutelare i propri diritti economici, patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede. Si precisa  inoltre di aver affidato la responsabilità decisionale in ordine alla effettuazione di giornate di ritiro da parte della prima squadra all’allenatore della stessa Carlo Ancelotti. Infine comunica di aver determinato il silenzio stampa fino a data da definire.”
(Comunicato del 06/11)

 A questo punto cerchiamo di chiarire quali potrebbero essere questi diritti da tutelare e, per fare ciò, dobbiamo fare riferimento a due norme appartenenti all’Accordo Collettivo tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Lega Nazionale Atleti Professionisti e l’Associazione Italiana Calciatori.

L’articolo 10

L’art. 10 dell’Accordo, infatti, ci dice che: “Il Calciatore deve adempiere la propria prestazione sportiva nell’ambito dell’organizzazione predisposta dalla Società e con l’osservanza delle istruzioni tecniche e delle altre prescrizioni impartite per il conseguimento degli scopi agonistici. Il Calciatore è tenuto ad osservare strettamente il dovere di fedeltà nei confronti della SocietàIl Calciatore deve evitare comportamenti che siano tali da arrecare pregiudizio all’immagine della Società. Le prescrizioni attinenti al comportamento di vita del Calciatore sono legittime e vincolanti, previa accettazione delle stesse da parte del calciatore, accettazione che non potrà essere irragionevolmente rifiutata, soltanto se giustificate da esigenze proprie dell’attività professionistica da svolgere, salvo in ogni caso il rispetto della dignità umana. Il Calciatore deve custodire con diligenza gli indumenti ed i materiali sportivi forniti dalla Società e si impegna a rifondere il valore degli stessi se smarriti o deteriorati per sua colpa. Il Calciatore non ha diritto di interferire nelle scelte tecniche, gestionali e aziendali della Società”.

Spieghiamo nel dettaglio

Prendendo in esame l’articolo si comprende come, il comportamento tenuto dai giocatori napoletani, possa essere considerato come comportamento “che sia tale da arrecare pregiudizio all’immagine della Società”. E’ noto, infatti, quanto il Presidente De Laurentiis tenga all’immagine della Società. L’impossibilità di rifiutare lo svolgimento di un ritiro viene sottolineato ancora di più nel comma 1 e 2 dell’art. 10 in cui si dice che: “Il Calciatore deve adempiere la propria prestazione sportiva nell’ambito dell’organizzazione predisposta dalla Società e con l’osservanza delle istruzioni tecniche e delle altre prescrizioni impartite per il conseguimento degli scopi agonistici. Il Calciatore è tenuto ad osservare strettamente il dovere di fedeltà nei confronti della Società. Il Calciatore deve evitare comportamenti che siano tali da arrecare pregiudizio all’immagine della Società” chiarendo, quindi, come le decisioni della Società obblighino il calciatore ad uniformarsi alle decisioni societarie senza possibilità di diniego.

L’articolo 11

Per quanto riguarda, invece, la sanzione da poter arrecare nei confronti dei calciatori, l’art. 11 (sempre dell’Accordo Collettivo) afferma che:

“Al Calciatore che sia venuto meno ai suoi obblighi contrattuali verso la Società, ovvero agli obblighi derivanti da Regolamenti Federali, fonti normative, statuali o federali, che siano rilevanti con la, o integrative della, disciplina contrattuale, sono applicabili i seguenti provvedimenti, graduati in relazione alla gravità dell’inadempimento:

a) ammonizione scritta;
b) multa;
c) riduzione della retribuzione;
d) esclusione temporanea dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra;
e) risoluzione del Contratto […]”.

I giocatori devono preoccuparsi perché, se il Presidente volesse procedere con azioni legali (come comunicato il 6/11), potrebbe contare su due articoli dell’Accordo Collettivo che riconoscerebbero alla Società Sportiva Calcio Napoli un ampio potere sanzionatorio.

In tutto questo i tifosi sono divisi in due blocchi. Chi ci perde, in tutta questa storia, è sicuramente la città di Napoli, che ha perso in poco tempo quell’entusiasmo che caratterizza da sempre i giocatori, la Società ed i tifosi partenopei.

Gianmarco Vocalelli

Michele Spuri

Direttore responsabile SportCorner.net. Nato a Roma, classe '92, sin da piccolo ha la passione per lo sport (calcio e tennis in primis). Si cimenta nei suoi primi articoli creando un piccolo blog, prima di entrare a far parte di alcune redazioni di testate giornalistiche. Laureato in 'Scienze della Comunicazione' e 'Informazione, Editoria e Giornalismo'. Giornalista pubblicista | Speaker radiofonico | (Ex) Radiocronista Virtus Roma | Inviato Giro d'Italia | Inviato Internazionali d'Italia

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